domenica 8 febbraio 2015

Due passi per Drangleic - 3

Questa non è una guida ma un insieme di pensieri confusi di un appassionato di Dark Souls alla scoperta del secondo capitolo. Se sapessi che qualcuno legge ciò che scrivo avviserei per la presenza di spoiler, ma siamo seri, su.

Puzza di bruciato


È saltata fuori una nuova area ma un brutto energumeno che mi ha adocchiato dall'altra parte del ponte mi ha fatto riconsiderare il tornare sul mare.
Qui, complice il fatto che ho livellato in maniera forsennata grazie alle anime rilasciatemi dall'ultimo gigante, poi dal penultimo, seguito dal terzultimo e così via verso l'infinito delle realtà parallele garantitemi dal multiplayer, trovo che i cavalieri massicci che prima mi avevano preoccupato siano ormai dei poveretti alla mia mercé.
La mia e quella del randello gigantesco che ho rinvenuto in fondo alla villa.
Schivi con fare guascone il primo colpo, ti porti alle loro spalle e le raddrizzi con un paio di bastonate.

Randello sperimentato sui bastardi del prologo.
Ironicamente il randello ho rischiato di perderlo con lo scherzetto della cassa.

Una maestosa cattedrale mi suggerisce ci sia un bel boss all'interno ma le leve che ho operato finora hanno chiaramente preparato un'arena altrove, quindi proseguo col piano originale e affronto un avversario talmente pezzente come pericolosità che lo metto a nanna al primo tentativo.
Para, vai alle spalle, raddrizza le suddette e il gioco è fatto.
Gran bella figura caro il mio cavaliere del Drago...
Ringalluzzito torno alla cattedrale, varco il portale e...

ANCORA TU?

Ornstein, o meglio, il "vecchio" ammazzadraghi, privo di supporto del ciccione e dotato anche di un moveset di un certo spessore, cioè quello del primo capitolo.
Duello divertente finché non realizzo che tenere alto lo scudo vanifica il 90% dei suoi attacchi...
La culata che rilascia una sospetta nube viola però è divertente.
Ornstein, credevo fossi un cavaliere!
Seguo un paio di passaggi sotterranei che mi portano in una grotta dalla chiara atmosfera piratesca e popolata da Variaghi, vichingi con il vezzo di bagnarti d'olio per poi arderti allegramente, così, per ridere.
Ci sono anche un paio di brutture che ripudiano la luce e danno degli schiaffazzi di una certa magnitudo.

Ti assicuro che avevo mirato allo stomaco

All'arrivo della nave con le lucette blu fantasmatiche già pregustavo lo scontro con un capo pirata o con un vichingone barbuto ed irascibile, invece quello che mi trovo davanti è la sentinella flessibile...
Nome che può sembrare triste, ma solo se non li avete visti combattere.

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