venerdì 6 febbraio 2015

Due passi per Drangleic - 2

Questa non è una guida ma un insieme di pensieri confusi di un appassionato di Dark Souls alla scoperta del secondo capitolo. Se sapessi che qualcuno legge ciò che scrivo avviserei per la presenza di spoiler, ma siamo seri, su.

Fidarsi è bene...


Patetici, i primi soldati vuoti che mi trovo davanti sono patetici, un po' come i miei tentativi di parry e riposte.
La Foresta (due alberelli con fiumiciattolo di venti metri) lascia presto il posto ad un forte diroccato, introdotto da uno spiazzo dove, tra un gruppetto di babbei ciondolanti ed un cecchino di precisione olimpica, sosta immobile un cavaliere piuttosto imponente.
Forse la parola giusta dovrebbe essere indolente, visto che pare non esserci modo di interagirvi.
O meglio, un modo ci sarebbe, ma le svariate pozze di sangue intorno a lui suggeriscono di non fare lo stronzo.
Non c'è tempo da perdere, quindi via, in un turbinio di imboscate, trappoloni e attacchi alle spalle che lasceranno a terra le mie anime e diversi improperi.

uno alla volta perdiana, uno alla volta!

Uh, guarda, una scala che conduce ad uno spiazzo!
Uh, guarda, un enorme cavaliere corazzato tanto da avere la testa piccolissima in proporzione mi viene sparato dall'alto da un'aquila per le operazioni di dispiegamento tattico rapido!
Uh, guarda che spadone esagerato che ha e quanto poco danno gli faccio io!
Uh, guarda come s'è fatto tardiiodevoproprioandareciao!
Dopodiché vengo fatto a pezzi da una deflagrazione biblica che almeno apre una scorciatoia.
Recuperate le anime mi imbatto in un incrocio degno di menzione.
A destra, un set di balliste per polverizzare l'incauto avventuriero che dovesse chinarsi a raccogliere gli oggettini luccicanti, a sinistra un gigante corazzato circondato da barili esplosivi e lanciatori di miniciccioli, davanti un tizio sospettosamente simile nei modi a Patches, parcheggiato davanti ad una grata che si chiuderà alle mie spalle una volta attraversata.

il mio primo parry con riposte, leggermente più godibile del nuovo backstab da pazzo maniaco omicida

Vada per le balliste.
Il mio piano è semplice, entro di corsa e vengo più volte brutalizzato dai quattro soldati finché non realizzo che la spada lunga ha un utilissimo affondo che capovolge da ora in poi le sorti di ogni scontro.
Mai stato bravo a pianificare.
Com'è come non è arrivo al boss, un gigante lento a cui scorticare le caviglie a colpi di spada.
Una versione triste dell'Iron Golem.
La scintilla d'amore scatta quando provo a farmi evocare.
Rincorrendo pimpanti giocatori scopro passaggi segreti, un paio di luoghi che mi erano sfuggiti perché sono un pirla, il fatto che posso affrontare virtualmente all'infinito il bosso sconfitto, guadagnando migliaia di anime a botta e che il bestione corazzato di prima è un boss che sta lì, a due passi.
Un giocatore lo tiene impegnato, l'altro opera una delle due balliste che gli fanno un danno esagerato, quando lo prendono, altrimenti il danno esagerato lo fanno a voi sparandovi ad alcuni metri di distanza.
Grazie, sei un amico caro il mio fantasma blu.

nella foto, un amico.

A questo punto è chiaro che il multiplayer qui fa la parte del leone ed è genuinamente divertente collaborare in un titolo che ti pone spesso in inferiorità numerica ed in posti pieni di insidie, almeno quando non capiti nel mondo di uno che prende a spadate ogni muro che incontra nella speranza di aprire un passaggio.

Nessun commento:

Posta un commento