sabato 19 settembre 2015

Youtube I can not - Gravity

Quando si mette piede nei domini dei guardiani della campana, custodi di un amore perduto, si può perdonare all'esploratore il non cogliere immediatamente la connessione tra un gruppo di persone dedito a preservare il ricordo di questo antico sentimento e l'applicazione, da parte delle stesse, di estrema violenza nei confronti del trasgressore, uniti nell'intento quanto nel piacere vendicatore di amministrare pronta e univoca giustizia sul profanatore.
Tale zelo porta spesso a zuffe tesissime alle quali partecipano guerrieri di ogni risma, come quella volta che, appena varcata la soglia della torre, immediatamente accorreva una sentinella, purtroppo per lei non abbastanza celermente da non permettermi di attivare una richiesta di invocazione di uno spirito rosso propiziamente apparsami ai piedi, seguito poi dall'invasione di un altro spirito aggressore, che si traduceva in un caotico parapiglia dove lo sfortunato custode era il bersaglio preferenziale di ogni lama e il pandemonio risultante trovava compimento solo con la mia fortunosa sopravvivenza.
Tale epico, incredibile evento ovviamente non sono riuscito ad immortalare, preso com'ero dallo stupore, l'agonismo e la mia tipica disattenzione ma, ben misera cosa lo so, posso donarvi il breve resoconto di un incontro forse meno avvincente, ma non di meno divertente.
Scusandomi ancora per l'assenza di un commento audio che giammai produrrò, vi invito ancora a leggere il testo seguente contemporaneamente alla visione del video, aggiungendo l'impronta vocale che a vostro gusto più mi rappresenta.



Come di consueto c'è voluto ben poco prima di essere molestati all'arrivo in questo luogo malefico, tanto è vero che già sulle scale appariva la sagoma di un filibustiere che con galanteria, da me cavallerescamente rispettata e ricambiata, dava inizio al duello all'ultimo sangue. Abilità e velocità sono le parole chiave e un rapido scambio di colpi serve a prendere ognuno le adeguate misure dell'avversario.
Scelta come arena questa scalinata occorre prendere il vantaggio dell'altezza, senza far subito capire allo sfidante le mie intenzioni distraendolo con una serie di capriole inoffensive, seguite però, al momento culminante, da un poderoso attacco in salto con tutta l'efficacia del vantaggio verticale.
Devastato dalla sorpresa e da un danno sorprendente il povero tapino rincula alla disperata, rendendo francamente tribolato il rilascio del colpo di grazia e riuscendo finanche ad assestare un fendente ai miei danni.
Deciso più che mai a concludere con uno scambio di colpi al quale non potrebbe sopravvivere, approfitto comunque dell'apertura offertami da una sua infelice schivata e, impossibilitato a capriolare ulteriormente, concludeva il gesto ginnico sulla punta della mia spada.
Avvistato un'oscuro nanerottolo suo pari, mi ritiro strategicamente in cima alle scale per riprendere fiato.


Non badare a me, continua pure
a proiettare quell'ombra inquietante.

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