giovedì 31 agosto 2017

Overwatch - High noon, time to eat! (bullets)

Persone che non esistono mi chiedono, alla visione della mia serie di egotistica piaggeria, Enrico, ti dedicherai mai ad un personaggio di puro attacco?
Qualcuna di queste entità immaginarie è pure arrivata a suggerire molto poco velatamente che la mia predilizione per i tank derivi dal fatto che sono fondamentalmente lento di riflessi e con una pessima mira.
Ebbene, se le prime esperienze sul campo con MCree hanno decisamente confermato quanto insinuato dalle malelingue, è pur vero che i filmati che seguono mi assolvono da ogni accusa, finanche quelle classiche attribuite al pistolero che molti invidiosi vedono come un aimbot male in arnese.


La prima prova a mia discolpa è un utilizzo classico delle sue abilità, nell'attaccare l'area di interesse nemica provvede ad isolare e sforacchiare la fragile curatrice, colta impudentemente alla sprovvista, per poi dedicarsi alla ingombrante sagoma di uno dei due tank, sfruttando la rapidità di fuoco e ricarica per annichilire Roadhog prima che possa curarsi.
Assolto il suo dovere, MCree viene poco cerimoniosamente fuso da una inviperita Symmetra.


In un'ambientazione a lui più congeniale, tra rocce rosse e sabbia onnipresente, il cacciatore solitario devia dal percorso tradizionale, strategia colpevolmente poco praticata dai compagni delle partite rapide, per poter colpire impunemente una altrimenti ostica Symmetra (le dovevo un piacere) e perseguitare la ora quasi indifesa Mercy che viene magistralmente atterrata da un diretto sul proverbiale tallone d'Achille.


Rimanendo sempre sull'offensiva, eccomi alle prese con due avversari molto diversi ma con una impronta tattica sempre comune, quella di un attacco dal retro o sul fianco, dove MCree può realmente fare la differenza (come hanno imparato molti suoi simili, me compreso, quando hanno sprecato la sua super in un inutile attacco frontale).
Seguiamo un Soldato-76 che, in fuga all'interno dell'edificio, sicuramente trama qualcosa, infatti alla sua uscita blocchiamo sul nascere ogni intento machiavellico, tutto sotto gli occhi foderati di prosciutto del suo compare Tornbjörn che prosegue incurante dei proiettili che gli piazzo agilmente tra le scapole.


Appurato che in attacco il buon bandito svolge pienamente il suo compito, possiamo anche provare a vedere come si comporta in difesa, quando ci sono minori occasioni per aggirare gli avversari e si deve far maggiormente affidamento sui propri compagni.
Ora, ben sapendo che l'attacco poco combinato di Sombra e Doomfist ben poco poteva contro la quasi totalità del mio gruppo, ammiriamo pure come la bionda hacker si prende una sventagliata in pieno, vistosi negata la possibilità di fuga con teletrasporto e come il suo calvo compare poco può ottenere con i suoi saltelli (ora mi sto anche vantando ma chi gioca sa quanti oneshot ha subito da un Doomfist appena decente).


Per chi finora si stesse ancora chiedendo da dove derivi la scarsa considerazione che sembra affliggere gli utilizzatori di MCree, questo video è per voi.
Fatta salva la splendida azione eliminatoria ai danni del clone che si sputtana l'attacco a sorpresa, possiamo ammirare in tutta la sua gloria la potenzialmente devastante abilità del pistolero di marcare i bersagli e mandarli a salutare la loro divinità di riferimento.
Tanta potenza viene al costo di un annuncio che tutti hanno imparato a riconoscere (Mezzogiorno di Fuo--e qui in genere MCree viene brutalizzato), la sua aura che comincia a brillare vistosamente e quel tempo infinito che passa per acquisire i bersagli.
Pertanto è fondamentale attaccare da una direzione insolita da cui si ha anche accesso ad una buona visuale.
Come tanti difensori o attaccanti hanno imparato, sentire il suo annuncio e non vederlo immediatamente porta orrore e scompiglio nella formazione, il tank non sa dove piazzare la barriera, il curatore e i dps da pochi hp non sanno quale lato della colonna li salverà e chi sta per rientrare nell'area sa bene che tornare sui propri passi è più saggio.
Tanto è vero che qui mi vedete arrivare quasi alle spalle della formazione nemica, tutta bella raccolta per un più facile punteggio. Il saggio Winston, nel dubbio, lancia la sua bolla protettiva ma nessuno dei suoi compagni ne approfitta, a suo detrimento.


Ma se dei proiettili nella schiena non sono di vostro gradimento, potete sempre usare altri subdoli stratagemmi, come l'attendere in un angolo cieco e scaricare la vostra impietosa super sugli ultimi due difensori che tentano con la loro agilità di guadagnare tempo per il ritorno dei compagni.

Direttamente dalla scuola di strategia dei Cavalieri dello Zodiaco.
Sirio il Dragone, se ci vedesse, sarebbe fiero di me.



sabato 26 agosto 2017

Overwatch - Mercy is always watching you.

Alla vigilia dei clamorosi cambiamenti che riguarderanno la curatrice di punta del gioco, ecco una serie di video per chi vuole ricordare la Mercy dei bei vecchi tempi.


Questo è quanto di più tipico che vedrete di una partita nei panni della dottoressa teutonica. Saltella felice tra i membri del gruppo costantemente in bilico tra il fitto dell'azione e l'essere lontana dai nemici. Impersonarla in un match nel quale i nemici sanno bene quali siano i bersagli prioritari da neutralizzare significa entrare nel caotico mondo del multitasking, saettando tra i compagni più disparati per mettere più metri possibili, magari anche un paio di muri, tra noi e il Reaper/Doomfist di turno. Se poi il tank è un minimo capace e non il solito Winston/D.va che balza direttamente tra tre avversari da solo, aspettandosi che tu lo segua nel carnaio, puoi fare davvero la differenza.


Ma il dolce angelo è pur sempre munito di pistola d'ordinanza e un buon giocatore di supporto sa quando mettere un attimo da parte l'asta rigeneratrice e donare un po' di piombo ad un avversario troppo audace. Anche questo si aggiunge alla complessità decisionale che caratterizza l'uso di questo personaggio e che a mio avviso rende la competizione molto stimolante.


Quello che però ci si aspetta da lei è anche e soprattutto che il giocatore che la impersona sappia quando è il momento opportuno nel quale ricorrere alla potenzialmente devastante abilità di resurrezione dei propri compagni. Attendere troppo può portare ad una partita che finisce all'improvviso, cedere alla tentazione troppo in fretta significa rimettere in piedi tre o più compari per poi vederli sdraiati di nuovo da un attacco combinato avversario che non attendeva altro.
Insomma, azzeccare il momento giusto fa la differenza tra una buona Mercy e un semplice medikit ambulante.


Ma se finora siamo rimasti strettamente nel repertorio classico che ci si aspetta da un personaggio di supporto, ecco a voi la mia personale interpretazione di un angelo custode.
Non ti avvicinare né a me né ai miei compari, con un occhio di riguardo alla clone avversaria che in forte contrasto invece sembra troppo focalizzata nelle sue funzioni basilari.
Imparate a non sottovalutare troppo quanto letale può essere la sua pistola.


Non siate come questo Reaper che forte dei suoi due fucili a canne mozze pensa di avere a che fare con l'equivalente di un pollo, per quanto la sua aggressione mi porta lontano dal tank appena resuscitato, rendendolo vulnerabile e questa è comunque una buona strategia.


Chiudiamo con un ultimo video, la cui animazione di introduzione ben descrive il mio approccio a Mercy, ripreso da una partita competitiva, i cui partecipanti sono mediamente più preparati e focalizzati, nella quale la semplice resurrezione di Roadhog contribuisce decisamente alla tenuta dell'obiettivo, al mio arrivo in preda a tutta la squadra nemica e che ho dovuto attraversare per arrivare al prode ciccione.

Raramente il proprio duro lavoro viene riconosciuto ma quando capita fa sempre piacere.


domenica 20 agosto 2017

Are you going to

do something in August at all?


Se la domanda è rivolta ad ampio spettro posso dire che ho passato una gran bella giornata in un posto dal caratteristico odore di zolfo ad abbuffarmi ed a godere dell'ottima compagnia con l'aggiunta del positivo fatto che non c'erano zanzare in vista, sebbene vicini all'acqua, pertanto posso affermare con sicumera che la citronella definitiva va incrociata con l'uovo sodo.
Se la domanda invece è, come al consueto, rivolta all'attività ludica ci sono delle relative sorprese.
In un periodo rinomato per l'adipe, o la cronica mancanza di esso, in vista e per una povertà generalizzata di nuove uscite di rilievo, ho fatto acquisti al day one (orrore!) ed addirittura due preorder (raccapriccio!) e ne sto valutando un terzo (Ph'nglui mglw'nafh Cthulhu R'lyeh wgah'nagl fhtagn!).
Innanzitutto di uscite di rilievo ce ne sono state ben due, a ben vedere e tenendo bene a mente che è la mia spettabile opinione.


Hellblade Senua's Sacrifice è l'ultima fatica di un gruppo di sviluppatori che ho sempre molto apprezzato e che, vittime di un mercato non sempre coerente, si stanno ritagliando una nicchia tra le ex produzioni tripla a e gli indipendenti.
Si sono sempre distinti per il tocco artistico e la predilizione per il genere d'azione ed il loro picco è senz'altro stato l'ultimo Devil May Cry, giocone meraviglioso e l'unico di tutta la saga nel quale non prenderesti a pizze in faccia il protagonista, prigioniero di cliché tutti giapponesi sull'essere un fico (leggi, un pirla smargiasso).
Non paghi di aver messo una donna celtica in un inferno norreno, c'è stata grande cura nel rendere in maniera non dozzinale o letteralmente inopportuna la psicosi che affligge la protagonista.
So già che il combattimento è ripetitivo e la varietà dei nemici è quella che è ma dopo aver provato ed apprezzato Jotun la cosa non mi pare un problema e poi, francamente, dopo più di due mesi a spasso per Hyrule un'esperienza lineare e cadenzata mi abbisogna.
Comprato pochi giorni dopo l'uscita.


Tacoma invece è la seconda creazione degli autori di Gone Home e quindi sappiamo già che avremo a che fare con un ambiente da esplorare molto curato ed estremamente tattile.
Provai Gone Home nel periodo nel quale tanto si discuteva se titoli simili fossero o meno dei veri e propri giochi e già allora capii che alle persone piace perdere tempo con domande retoriche.
Era un'esperienza da provare e che poteva essere realizzata solo come videogioco, certo, poi è diventato evidente che un sacco di detrattori o critici erano di fatto dei soggetti dall'alquanto peculiare sfondo morale, visto cosa è saltato fuori da internet tra il 2014 ed oggi...
Comunque, l'attrattiva per il sottoscritto è proprio l'avere a che fare con un posto da visitare sperando di trovare non pochi angoli curiosi e di vedere quanto siano stati curati i racconti delle figure olografiche nelle cui vite metteremo il naso.
Dopo avere molto apprezzato Soma per gli stessi motivi, non vedo l'ora di percorrere corridoi a gravità zero senza le paranoie tipiche di una storia dell'orrore.
Comprato come prenotazione da GOG perché regalavano anche una copia di Event[0], più spazio per euro.


Sundered è quanto i creatori di Jotun (e due) hanno pensato bene di fare come secondo gioco e, forse piccati per alcune delle reazioni al loro precedente lavoro, hanno raddoppiato gli sforzi sul già notevole piano artistico e aggiunto tanta di quell'azione in ogni schermata da far rimpiangere le lunghe camminate di Thora.

E ce n'era di strada da farsi a piedi!

Con ancora una certa voglia di metroidvania lasciatami dall'eccellente Hollow Knight e complice il signor trailer qui sopra, mi decidevo a provare l'ormai triplice nominato Jotun per vedere se gli autori avevano il tocco magico e sì, salta fuori che han fatto un gioco promettente, quindi, ancor prima che le recensioni colpissero nel segno, stupivo gli algoritmi di Steam confermando il preacquisto.
Dove andremo a finire di questo passo?


Finiremo dritti dritti nei labirinti di Immortal Planet, ispirato dal mai troppo lodato Dark Souls e realizzato con l'attenzione al dettaglio (del risparmio) che solo un indipendente può permettersi, ovverosia che quando si hanno dei limiti invalicabili tocca armarsi d'ingegno.
Che ambientazione e scenari evocativi spariscano se posso godermi dei combattimenti tesi e dai comandi puntuali per pochi euro, perché siamo onesti, a che pro attendere una diminuzione di prezzo per qualcosa che ne costa meno di quindici?

Sensible World of Wishful Thinking.

Behold the kickmen è finito nella mia libreria in virtù delle ore passate sull'Amiga a spostare minuscoli giocatori ridicolmente personalizzati e non gli perdonerò mai che i colori della propria squadra siano uno solo. Tinta unita.
Ciò detto, il gioco c'è, sebbene non esista la possibilità di sfidare un avversario umano e la vena vagamente ironica che pervade il tutto è davvero simpatica.
Gioca anche tu il campionato per sbloccare le varie abilità della squadra.
Passaggio.
Corsa.
Trattenuta del pallone.
C'è tutta una serie di sotto menu con molteplici opzioni dalla dubbia utilità, tranne quella per avere delle maglie a righe.
Ah, e la storia del proprio pallone d'oro è probabilmente più interessante di quella di un Fifa, ma non me la sentirei di scommetterci.

What was the third preorder you are thinking about?


Absolver, multiplayer online di sganassoni e papagni vari, venduto con spregiudicatezza da GOG con una copia di Fury in omaggio, uno sconto aumentato di più di tre euro che mi hanno gentilmente rimborsato e con cross-play tra utenti Steam e Gog.

venerdì 4 agosto 2017

Overwatch - Roadhog's casual stroll of annihilation

C'è un modo di giocare Roadhog tutto particolare che viene spontaneo una volta che si acquisisce una certa familiarità con le sue caratteristiche e credo che tra il titolo ed il video seguente gli indizi diventino alquanto evidenti.


Roadhog unisce due caratteristiche che ne fanno uno dei miei personaggi preferiti.
Ha la resistenza di un tank e amministra una adeguata porzione di danni.
Insomma, quanti altri personaggi possono tranquillamente caracollare in mezzo alla formazione nemica, abbattere due avversari con relativa semplicità e proseguire più o meno integri.
La facilità con la quale si può separare il curatore dal suo protettore e gestire eventuali minacce ne fanno un perfetto mezzo di confusione.
In più di una partita mi è capitato di fare delle manovre del genere e, alcune uccisioni dopo, divenire il bersaglio preferenziale di molti avversari, riuscendo quindi a distrarre o dirottare molti spiriti vendicativi dalla missione principale.


Oltre al fatto che il nefasto destino di Mercy diventerà presto un classico, il filo conduttore dei vari filmati è proprio l'arrivo del rubicondo porcello mascherato sulla scena, l'abbattimento del primo infelice disponibile e l'annichilimento della seconda anima tanto sfortunata da trovarsi sulla mia strada.
Il tutto portato a termine con una discreta sicumera, abbastanza dal concedere alla curatrice in ritirata il lusso di una ricarica.


Non c'è fortuna migliore per altri fornitori di cure, fra l'altro e lo sbriciolamento di Bastion al tocco del gancio è abbastanza per demoralizzare il povero Hanzo che tenta manovre evasive puntando tutto sull'ampiezza della mia sagoma. Inutilmente.
Ma quanto visto finora è il Roadhog che ghermisce bersagli in arrivo o nei pressi della sua area di competenza, come se la caverà invece nell'occhio del tifone?


Piuttosto bene diremo, basta un'anima pia a dargli una mano. Va detto che il dps di punta della nostra squadra non ha apprezzato particolarmente la scelta del ciccione come uomo di punta della partita, ma tant'è.

Sdeng!