lunedì 12 settembre 2016

Are you going to

play Deus Ex Mankind Divided?

Dopo essermi giocato irreparabilmente ogni credibilità con la mia mezza approvazione di No Man's Sky, sebbene forte di una doverosa opera di informazione seppure orfana di una prova sul campo, con quale faccia posso ora pormi una questione simile?
Con quella di tutti i giorni dato che mi rivolgo ad una platea virtuale frutto della mia fantasia, se i dati di accesso di google sono da prendere per buoni.
Eccomi quindi a sgonfiare l'entusiasmo per il seguito del prestigioso prequel di un gioco seminale e dal carattere quasi leggendario.
Sebbene le premesse fossero buone per questo nuovo titolo è purtroppo con rammarico il dover apprendere la permanenza di un personaggio principale che ogni volta apra bocca mini con precisione chirurgica quanto di buono il suo aspetto, le abilità di cui ci fa partecipi e il prodigioso contorno di un mondo futuristico pieno di deliziosi dettagli ci offrano.
La monotonia tonale con la quale affronta qualsivoglia discussione è una cosa che sgonfia anche il più fervente ottimista, hai voglia poi a mettere nei dialoghi temi quali l'apatheid, il razzismo, riferimenti velati a politiche più o meni recenti o quelle improprie analogie, volute o meno, con fatti di cronaca contemporanei.
Grandi critiche anche alla storia incompleta e alla presenza di transazioni pecuniarie aggiuntive.
Tutto questo però è ininfluente, dopotutto il disprezzo che provo per un personaggio come Kratos non mi ha impedito di sventrare ciclopi e centauri in diversi capitoli di God of War, dato che prima di poter svicolare in condotti d'aria, malmenare passanti a casaccio, piazzare mine a gas sugli interruttori o impalare soldatini con le lame uscite dai gomiti devo necessariamente augment - are (eh) l'hardware che si è rivelato in grado solo di gestire il giallo dell'avventura precedente.



Quello che non mi dispiace affatto è però che giochi di questo stampo stiano ritornando alla ribalta perché, sempre a mio avviso, nulla può battere la soddisfazione di inventarsi una soluzione giocando con le meccaniche a disposizione.
Dishonored, Hitman, Deus Ex, Thief, Dark Messiah of Might & Magic ed io ho scoperto questo genere col vituperato Invisible War, fortuna che mi ha permesso di avere il meglio per dessert.
Per esempio ho giocato il primo, magico Deus Ex poco tempo fa e non finiva mai. 
Gran gioco, però!

Ok, so are you maybe going to play World of Warcraft: Legion?

Ah! AH! AH!
No, guarda, con World of Warcraft ho già dato tanti, tanti anni fa.
Mi ci sono pure divertito eh? Insomma, tutti quei posti da visitare, uno gnometto ladro coi capelli verdi e dal geniale nome di Brodo Laggins, ha anche fatto il salto fin nella Burning Crusade ma poi si è bruciata pure la voglia e ha fatto puzzo di noia.
Non giudicatemi ma giocare con degli estranei è generalmente insoddisfacente, sono vecchio e rompicoglioni e sono abituato a fare come caspita mi pare, vedi quando mi occultavo in un dungeon per andare a rubacchiare nelle tasche di mob che stavano due o tre pull oltre il tank del party.
Visto poi? Giocare ad un MMORPG riempie il lessico di parole anglofoidali e prive di senso, rendendo i conciliaboli in pubblico imbarazzanti o dalle curiose implicazioni, vedi per esempio lo sms dove esortavo un amico ad incontrarci all'ingresso del tempio.
Se poi si giocava con amici era sempre un continuo barattare le proprie necessità e rincorrere quelli che avevano più tempo da spendere.
Insomma, finita la scoperta era subentrato quello che a tutti gli effetti sembrava un lavoro, con l'aggravante che dovevo pagare io.
Bei ricordi insomma, lasciamoli pure così.





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