explore No Man's Sky?
Fin da quando, tantissimi anni or sono, cominciai ad informarmi tramite riviste di notizie riguardanti i videogiochi sviluppai man mano una sempre maggiore diffidenza nei confronti delle dichiarazioni più o meno megalomaniache che i vari sviluppatori facevano mettere per bene per iscritto nelle preview che fin dalle copertine scelte ad hoc intonavano canti da sirena irresistibili per un giovane sognatore attratto dalle tecnologie moderne.
Il paragone con le rovinatrici di marinai non è un caso visto che spesso, alla fine dei conti, si naufragava nelle limitazioni tecniche o semplicemente di abilità o più realisticamente pratiche.
Questo preambolino per dirvi che, sebbene all'annuncio e con alcune dichiarazioni successive la mia mente sia letteralmente esplosa nel vedere e sentire di questo No Man's Sky, l'esperienza di videogiocatore consumato e un po' di sano buon senso mi avevano preso preventivamente per le spalle con un ammonimento piuttosto chiaro.
- Ma dove credi di andare? -
Ora, a bocce ferme e con diverse prove sul campo di stimati opinionisti posso finalmente liberarmi del manto oppressivo di aspirazioni irrealizzabili e concentrarmi su quello che è effettivamente presente nel codice.
Un gioco senza pari per ambizioni e più semplice estensione che non ha molto altro da dire altrove.
Sembra un giudizio superficiale e sbrigativo ma è, per quanto mi riguarda, molto positivo.
Quello a cui tenevo, cioè un fluido passaggio da spazio ad atmosfera a superficie e via così all'infinito c'è ed è quello che speravo.
I limiti della generazione procedurale, la scarsa interattività negli ambienti generati, la ricerca di risorse e limiti di inventario, la vaghezza del multiplayer, le sparatorie non esaltanti, sia a piedi che in cabina e una filo conduttore esile come un capello non mi tangono granché.
Non lo vedo come un altro open world deficitario di attività bensì come un gioco, unico nel suo genere, nel quale accomodarmi ai comandi di una nave e partire a casaccio in cerca di quello che trovo per strada, l'equivalente di una passeggiata in una città in cui sei un estraneo.
Quindi sì, esplorerò l'infinito (solo nominalmente, dopotutto sappiamo bene di che numeri si parla, sono 1.8×1019 sistemi solari) non appena l'orrore per il prezzo passerà ed avrò una navicella in grado di compiere il viaggio senza esplodere in fase di decollo.
Che una dose di cinismo quando si ha a che fare con il marketing ci sta sempre bene ma preferisco non applicarla ai sogni.
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| D'altronde... |
È dal 1993 che il mio cuore è colmo di stupore per un'impresa simile, perché puntare alla luna è un'abitudine antica, ma in prospettiva ampiamente più incredibile.
In due miseri dischetti c'era un universo di sistemi solari, stazioni orbitanti, pirati, mercenari e mercanti e forse anche alieni, dove il desiderio di atterrare su di un pianeta per sgambettarvi, solo per poi farvi dire anni dopo da cospirazionisti disinformati che era tutto un video promozionale fatto negli studi cinematografici, perché Dio non voglia che la nostra mediocrità non ci offuschi la grandezza a cui può tendere l'uomo, era ampiamente dirottato dal continuo stupore del viaggiare in uno spazio dalle dimensioni impensabili.
Si era più giovani e più ingenui, certo ma la meraviglia di tutto quello compiuto con i computer di allora era genuina e non coltivata alla bisogna da una campagna pubblicitaria pluriennale e milionaria.
Quella in foto è la mia copia personale ed il pensiero di poterla riprendere, inserire nel mio scoppiettante Amiga 500 e farci una veloce partita è confortante.
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| Made in Italy, roba che non si vede più |
(sempre ammesso si abbia un'espansione di memoria di almeno 1 MB di RAM!)
Mai neanche lontanamente finito, se finire un simile gioco è mai possibile e spesso abbandonato quando certe macchinosità si facevano di mezzo una volta di troppo.
Mai smesso di guardarlo però come un esperimento in grandezza.
Sì, sono ben cosciente esista un suo erede attuale ma in un presente nel quale c'è No Man's Sky è di quest'ultimo che voglio vestire i colori.
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| Poi di cosmo al momento ne ho più che a sufficienza. |



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