sabato 24 ottobre 2015

Youtube I can not - The lesser evil

Agli albori della carriera del mio ultimo personaggio, quando le sirene del PVP ancora alludevano a gloria ed onore da guadagnare sul campo di battaglia, egli calcava gli oscuri soppalchi della Belfry Luna in cerca di validi avversari da sfidare a singolar tenzone.
Malauguratamente sul singolare c'era da mettersi prima d'accordo.
Prosegue imperterrita la mia pigra ostinazione nel non commentare con la mia suadente e calda voce gli eventi ripresi nel video seguente, pertanto varrà ancora una volta il suggerimento di visionare il filmato accompagnandolo con la lettura del testo in calce, per un'illusione di sincronia dettata esclusivamente dalla vostra velocità oculare.



Come nella migliore delle tradizioni della competitività che scorre sul Wi-Fi, la sorpresa la fa da padrona anche in queste terre dimenticate.
L'ergersi a capo chino, con umiltà e compostezza maschera solo in parte l'infrangersi del ghiaccio nelle mie vene nell'inquadrare l'inopportuno accompagnatore del mio bersaglio.
Sono arrivato un attimo prima che passassero la nebbia delle Gargolle e forse sono più spaventati di quanto lo sia io.
Le lame mulinano prontamente al mio indirizzo, mentre indietreggio goffamente per trovare il giusto ritmo. Un'apertura mi consente di portare un colpo efficace, ma al caro prezzo di un trittico di rappresaglie gentilmente concessomi dai miei avversari molto poco sportivi.
Recuperato un certo distacco evito una banale palla di fuoco e punisco l'incauto piromante con un fendente seguito da un elegante affondo al suo petto.
L'assalto mi viene interrotto dal suo compagno che non esita a colpirmi alle spalle.
Così vicino allo sbarazzarmi del suo custode bianco lo incalzo spavaldamente faccia a faccia, riducendolo ad una scomposta fuga che, al limite della piattaforma, si traduce per lui in una vera e propria esecuzione.
A questo punto le forze in campo sono state ristabilite, e forse, dico forse, ora il mio ultimo nemico, seppure in evidenti migliori condizioni di salute, sarà ulteriormente preoccupato. Decido che la carta migliore sia quindi continuare a piegarne la risolutezza, esibendomi così in una danza di vittoria ed al contempo di dileggio.
Egli però si riscuote fin troppo presto dal torpore indotto dal timore di trovarsi probabilmente faccia a faccia con un veterano dal cuore di pietra ed interrompe senza tante cerimonie la mia esibizione con un paio di colpi che mi spezzano definitivamente.
Mentre alza al cielo le braccia in quello che sarà certamente un naturale sfoggio di rilascio di tensione, penso mestamente alla scelta infelice del mio avversario per questa plurale tenzone.

Tanta fatica per un panciotto.

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