lunedì 10 luglio 2017

Overwatch self-esteem




Le primissime escursioni nei panni di un cecchino si sono rivelate a dir poco avvilenti e non soltanto per l'immancabile "Widow change pls" ma anche perché, siamo onesti, ci vuole una discreta abilità per centrare una testolina rimbalzante come una pallina da ping pong che si sfoga in una scatola e in linea più generale per ritagliarsi quell'attimo di calma nel mezzo del caos della battaglia per essere d'aiuto alla squadra.
Ora buttate tutte queste considerazioni nel cassonetto dell'umido ed osservate l'allucinante realtà di un personaggio di supporto come Ana, nominalmente una curatrice ma che il breve spezzone sopra proposto riesce chiaramente ad illustrarne il dramma giornaliero.
Cura i compagni!
Occhio a quello in condizioni critiche!
Nemico! Sparagli!
Nemici! Bomba!
È partito Bastion con la super, potenzialo con la tua!
Seguilo! Corri!
Dagli con le cure!
Oh, vedi di non farti sparare già che ci sei!

Il supporto è un'arte a parte che s'apprezza da queste parti

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