martedì 21 febbraio 2017

Are you going to

play For Honor?

Lo so, lo so, vi ho lasciato senza l'illuminate mia imbeccata proprio nel periodo natalizio, quando decine se non centinaia di titoli titillavano il vostro portafogli e non avevate un post cui appigliarvi per evitare di prendere l'inevitabile giocone super pubblicizzato che fuor dalle patinate e cliccate pagine più roboanti rivelava un'esistenza meno divina e certamente più terrena.
Se non fosse che voi, lettori, non esistete e pertanto la mia coscienza è non solo sorda all'evento ma decisamente ignara della cosa.
Dopo questo inutile preambolo, in quanto dovuto ad una controparte che non è, posso finalmente passare a dire perché la risposta alla domanda succitata è un prevedibile no.
Se su console forse non c'era un vero e proprio genere di cappa e spada competitivo, fatta eccezione per tutti i figli, bastardi o meno, dei Souls, qui nella prodiga terra del PC, dove tutti fanno un po' quel che gli pare, ci sono già delle alternative che, rispetto alla nuova proposta Ubisoft, peccano solo in impatto visivo.

Il gioco più ovvio da porre in cima alla lista è quel bel pezzo di indie dalle aspirazioni megalomaniache di cui tutti attendiamo la moderna incarnazione Bannerlord, sua vecchiettitudine Mount & Blade che oltre ad avere un singleplayer praticamente eterno grazie alla vastità del suo meccanismo di gioco e alla prodigiosa quantità di mod e conversioni totali, presenta anche una vibrante comunità per il gioco competitivo e cooperativo, anch'essa ricca di produzioni non ufficiali molto apprezzate.
Quella nella quale ho abbandonato la mia dignità a lungo è cRPG, nella quale gente di altissima destrezza ridicolizzava la mia insistenza nel presentarmi alla pugna con armi a due mani che piazzavo sempre nella posizione di difesa meno appropriata.
Perché le direzioni da cui attaccare e pertanto, dalle quali avvedersi, sono ben quattro e se hai scelto quella sbagliata difficilmente avrai il lusso di un tentativo riparatore.
Quando però azzeccavi il tempismo o nel caos della mischia piazzavi l'estremità della tua ascia lunga tra le scapole del campioncino locale, sottrattore avido di respawn, la piccola soddisfazione faceva il suo bell'eco.

Sempre dal circuito indipendente è arrivato, anni fa, Chivalry: Medieval Warfare, il cui appeal si può riassumere nell'immagine che segue:

La cura con la quale hanno renderizzato il disappunto sul suo viso
per la decollazione è un grande conseguimento tecnico per un piccolo studio.

Molto di più che un simulatore di rimozione di estremità varie, il gioco è un apprezzabilissimo passatempo per tutti coloro che desiderano partecipare ad una razzia o ad un estemporaneo duello.
La scherma è piuttosto semplificata ma riesce ad essere per me ancora un'arte nella quale mi arrabatto con una certa evidente mancanza di coordinazione.
Per spezzare una lancia in suo favore, prima che decida di spezzare il mio scudo con una mazza ferrata, dirò che spesso vengono fuori delle risse molto divertenti e il sapere che una mossa falsa può significare la fine del balletto porta a degli scambi di colpi molto affascinanti da vedere, se avete il lusso di orbitare, come spettatore, attorno ai vostri compagni ancora vivi per battersi.

E poter pertanto ammirare due cavalieri coreografare il loro astio.
Ok, sorpresa dell'ultimo minuto.
Avrei voluto anche scrivere di War of the Roses, gioco multiplayer con più di un'ispirazione da Mount & Blade ma l'ho appena installato per scoprire che non solo non si avvia ma che chiuderanno i server entro fine mese e che lo stanno generalmente rimuovendo dai vari negozi virtuali.
Ci avevo fatto qualche fugace incursione e scoperto che aveva dell'ovvia attrattiva ma che non avrei goduto di una buona esperienza col vecchio PC.
Una brutta sorpresa davvero, soprattutto perché dagli stessi autori, come forse avrete avuto modo di vedere, sto apprezzando davvero molto Vermintide.

- Stanno chiudendo i server, capito?
- Ma cosa mi dici mai?

Ho già avuto modo di spendere due parole in suo favore e tutto quello che posso aggiungere ora è che ho provato l'orrore di una partita a difficoltà cataclisma, ho imparato ad usare lo scudo come un ometto, fornendo al party quella difesa intervallata da scudate in faccia alle moltitudini, resistere con destrezza e spregio del pericolo ad un'intera pattuglia di Stormvermin fino a piegarla di soli coppini a livello incubo e il triste coitus interruptus di digitare ad un chiaramente inaccorto compagno di avventure il mio pensiero a riguardo del suo commento - you deserved to die - dove you sta per voi, ignaro che in un gioco cooperativo se perdo io perdi anche tu. Purtroppo, come da abitudine per persone come lui, si è disconnesso un attimo prima di imparare qualcosa.

La scia gialla è lo scudare in faccia alle moltitudini.

E riguardo a For Honor?
Che ne so, mica ci ho giocato!

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