lunedì 25 aprile 2016

Il venerabile Nababbo Lucio Ermenegildo


Non me lo sono mica inventato io.

Partire alla volta del Nuovo Mondo con una sorta di campana adagiata sulla fronte, incline allo scivolar sugli occhi a causa del sudore copioso, la cui forma si sarebbe conservata nei secoli successivi per tutti i capi da porre sul capo degli esploratori tutti, già non si configura come la migliore delle trovate.

Non riesco a smettere di fissarlo.

La scarsa preparazione però, se non porta immediatamente alla disfatta totale, può convertirsi in esperienza, permettendo di imparare dai propri errori ed aumentare quindi le possibilità di non finire trucidati a ridosso di una stradina, macabro monito per i posteri a non commettere errori simili.
È pertanto con tale spirito di fratellanza che pongo la mia esperienza al vostro servizio, mentre continuo a seguire le orme del poco avveduto Felipe Gutierrez.

È una questione di equilibrio.

Prima ancora di affidare la propria sorte al vascello che si contenderà il vostro fato con un oceano tutto, occorre partire con delle idee già chiare riguardo al genere di seguaci che vi porterete all'avventura.
Se l'approccio diplomatico è quello che preferite va da sé che avrete bisogno di un buon numero di soldati.
L'idea è quella di non farsi trovare con le braghe calate laddove la favella potrebbe non evitarvi un confronto militare.
Un paio di avanguardie, di cacciatori e un medico con studioso appresso completeranno un eterogeneo manipolo di audaci.
L'idea è che nel mezzo di un territorio inesplorato e potenzialmente ostile necessiterete di vedette, procacciatori di alimenti, guardie e di qualcuno che vi rappezzi di tanto in tanto.

Un accordo pre-matrimoniale di ferro.

Essendo ora io una persona di sani principi ed incline solo a moderati scoppi di violenza, mi discosterò alquanto dall'immagine stereotipata del conquistador, mostrandomi collaborativo, curioso e spesso magnanimo nei confronti delle popolazioni indigene, sebbene la possibilità di schiacciare tutto e tutti sotto i tacchi di cuoio sussista eccome.

L'imprevedibilità degli eventi non si limiterà ad ovvie imboscate improvvise di selvaggi rancorosi o traditori della corona, oppure semplici imprevisti quali animali velenosi i cui morsi debiliteranno elementi della comitiva. Potreste trovarvi per esempio a dover accettare o declinare cortesi offerte di matrimonio, gestire l'inizio di relazioni sentimentali tra i propri subordinati o lo spiacevole e sfortunato mancato inizio di qualcuna di esse, con sanguinarie conseguenze per il troppo diretto approccio dello sprovveduto propositore, oppure potreste dover spiegare al capo villaggio che il rapimento della sua quindicenne figlia è solo un malinteso, giacché fu la giovane a insistere per aggregarsi alla carovana per spirito di avventura.
Ecco, in quest'ultimo caso aiuterebbe non poco portare soccorso ai guerrieri che avete lasciato sconfitti lungo il vostro percorso di fuga.

Adriana, così non mi aiuti.

Soppesate con giudizio le scelte che vi si porranno dinanzi, spesso si paleseranno situazioni troppo ghiotte per i più avidi del vostro gruppo, o troppo rischiose per i meno audaci che magari suggeriranno di eliminare dei civili per evitare che qualcuno di loro possa riferire delle nostre azioni meno nobili.
Accetterete di commettere azioni criminali per evitarvi dei problemi?
La vostra coscienza sarà un giudice migliore di me.

Perché è un attimo ritrovarsi nel guano.

Dal canto mio posso dirvi con una certa serenità che la stupidità espressa dalla maggior parte dei vostri avversari, bene inteso solo sul campo di battaglia, renderà la maggior parte dei vostri cimenti piuttosto facilmente sormontabili.
Il nemico tenderà sempre ad ammassarsi sulla vostra posizione; nel caso non dovesse farlo sarà ovvio che avrà disposto delle trappole nei punti più ovvi che dovrete passare. Tale sconsiderata abitudine può essere efficacemente arginata con un giudizioso dispiegamento delle truppe meglio corazzate in punti strategicamente stretti, ciò eviterà di subire la totalità degli attacchi che il numero degli avversari garantirebbe e terrà gli elementi meno resistenti lontani dalla maggior parte dei colpi.
Una variante di tale strategia è lasciare un ovvio passaggio lungo le proprie fila che porterà gli elementi troppo intraprendenti a subire un turbine di attacchi di opportunità dagli uomini sapientemente posizionati tra loro e la gracile dottoressa che tanto vogliono raggiungere.
Se poi avete il lusso di un unico stretto passaggio lungo il quale potete lentamente indietreggiare, usate con sicurezza le lanterne per dare fuoco alla linea del fronte. Tenete a mente che le fiamme si propagheranno, quindi è vitale poter concedere un po' di terreno, i nemici saranno sufficientemente motivati dall'affrontare l'inferno pur di venire in contatto con voi.
Se avete delle barricate usatele per restringere spazi troppo ampi o chiudere un passaggio di troppo, essere circondati è quello che vorrete evitare.

Non dimenticate inoltre che avversari in fiamme
sono maggiormente visibili al buio.

Per il resto le raccomandazioni sono sempre le stesse, le risorse saranno sempre utili, quelle in abbondanza per scambi commerciali se non per consumo ma nessuno, nessuno potrà impedire che ogniqualvolta raccogliate, troviate, verrete ricompensati con una cospicua somma in denaro, la notte successiva non ne perderete gran parte in un furto. Non c'è 95% di sicurezza del campo che tenga.

Però io sono un grande esploratore culone e
ho trovato la Fontana della Giovinezza. Tié|!


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