19 settembre 2014
Ora tu, giovane donna dal corpo sinuoso, col viso sempre sorridente e con la tua capricciosa ostinazione nel vestirti con quelle aderentissime ibridazioni tra una calzamaglia ed un pantalone, rigorosamente nere peraltro, tanto contigue alle tue forme da lasciare ben poco alla mia immaginazione e da sforare quasi nell'esattezza scientifica anatomica, tu che mi entri in giardino senza annunciarti per giocare coi gatti, proprio tu devi capire l'enorme malessere che mi provoca l'uscire e trovarti lì, arma di seduzione di massa puntata sulla mia singletudine zen, in ciabatte da mare sfondate, pantaloni del pigiama del tardo ottocento con righine bianche ed azzurre e due pratici bottoncini all'altezza della patta, il tutto incoronato da una spaiatissima maglietta rossa sformata con patacca di dentifricio sul cuore.
Tu, donna dalle forme giunoniche ed irresistibili, dimmi ora come cazzo potrei mai accimentarti conciato così. No, davvero, dimmelo.
Tu, donna dalle forme giunoniche ed irresistibili, dimmi ora come cazzo potrei mai accimentarti conciato così. No, davvero, dimmelo.

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