giovedì 27 agosto 2015

Due passi per DrangLeiC - 14

Questa non è una guida ma un insieme di pensieri confusi di un appassionato di Dark Souls alla scoperta dei contenuti aggiuntivi del secondo capitolo. Se sapessi che qualcuno legge quanto scrivo avviserei per la presenza di rivelazioni inopportune, ma siamo seri, su.


Come sarebbe a dire puzzle?


Il lieve bruciore alla postapay si affievolisce non appena varco le porte di Shulva col mio nuovo personaggio creato per l'occasione, Accursio, fresco fresco dell'incontro col Putrido.
La vista della piramide a gradoni che domina l'antro sotterraneo è mozzafiato e parlando di respiro come non poter citare quello che si avverte ritmico tutto intorno?
Un pallido drago se ne sta pigramente adagiato all'imbocco del sentiero, apparentemente indifferente alla presenza di un ciccione giallo e pelato con una barba viola che lo fissa con un certo timore.
Aspettandomi il peggio mi avvicino con lo scudo torre ben saldo, come se potesse fare una qualche differenza, e con mia grande sorpresa il colosso si alza e se ne va.
Così, senza prima immolarmi come in ogni Souls che si rispetti.
Curioso.
Reso baldanzoso dalla svolta fortunata saggio il primo soldato che mi trovo davanti e trovandolo mancante di una reale pericolosità avanzo spavaldo dritto tra le mani di un piccolo reggimento di suoi simili che in un lodevole concerto di intenzioni prendono a martellarmi le frecce di cui mi hanno coperto a colpi di mazza.

Passo uno: sgomento e panico

Con maggiore attenzione scopro il funzionamento di quei pratici pulsanti a impatto e comincio a realizzare che l'esplorazione attenta dell'area è una sfida di per sé, con piattaforme da attivare e un generale senso di verticalità che mancava dai tempi del Raccolto.
Disgustosi i nuovi insetti che, quando non sono impegnati ad aggredirmi in spazi ristretti pieni di trappole, amano starsene in panciolle sui muri a fare rumori gorgoglianti e fastidiosi.
Non dimentichiamoci anche delle nuove lucertole con guscio, il che le renderebbe tecnicamente delle tartarughe?
Questo posto mi confonde.
Senza parlare di quando mi sono trovato davanti quei bastardi maledetti ed infidi di pseudo apparizioni innocue che lo sono fintanto che non vi vedono e... ma facciamo un passo indietro.
Centinaia di ore tra tutti e tre i Souls hanno addestrato il mio occhio a non prestare particolare attenzione a tutte quelle presenze trasparenti di altri giocatori che popolano le varie aree.
Quindi cosa hanno fatto quei bontemponi della From?
Quello che vedete poco sopra, un energumeno che non registrerete fino a che non si avventerà su di voi con tutte e due i suoi spropositati falcioni.
Non bastasse l'effetto sorpresa che vi paralizzerà sul posto con un'espressione degna di un merluzzo al mercato del pesce, i signorini sono anche immuni al danno fisico ed estremamente resistenti a quelli da supercazzola fantasy.

Passo due: ricerca e scoperta

Quindi cosa hanno fatto quei bontemponi della From per evitare che li maledicessimo in blocco?
I primi due te li piazzano a fissare due sagome funerarie fumiganti.
Ridecorato il sito funebre, un nuovo senso di controllo del proprio destino e dell'ambiente circostante mi portano all'incontro con la vera meccanica alla base di questo trucchetto. Ora che hai capito come fare, da bravo, vedi se ti riesce di trovarli mentre hai magie oscure che esplodono verso di te, qualcuno di questi simpaticoni alle calcagna, trappole tra i piedi (letteralmente) e la necessità di trovare bottoni piazzati non esattamente dove te li aspetti.
Capito cosa hanno fatto quei bontemponi della From?
Prima ti sorprendono, poi ti fanno capire e poi ti fanno l'esame.
Maledetti.
Esplorare un'area approssimativamente perché troppo occupati della propria incolumità, sebbene sia densa di scoperte da fare, è un'esperienza molto divertente che spero rinnoveranno più spesso.
Poi mi decido a scendere e vengo nuclearizzato da Thomas il giullare infingardo.
Poi mi decido ad attraversare la nebbia e vengo masticato da una cosa brutta brutta che credevo un boss.
Poi mi guardo attorno e vedo che ce ne sono altre.
Poi mi accorgo che ho difficoltà a schivarne gli attacchi.
Poi mentre vengo calpestato a morte per la quarta volta mentre piroettavo deciso con la mia alabarda in un ultimo, risolutivo attacco, realizzo che quando fanno l'animazione del calpestamento diventano quasi immuni ai danni.
Poi inorridisco alla nozione che riappaiono ogni volta che mi siedo distrutto al falò.
Poi mi sento uno sciocco e imparo ad affrontarli come si conviene.
Schivandoli di corsa urlando - non vi sento! -

Passo tre: vandalismo e rappresaglia

Tanta sofferenza viene ripagata con l'apertura di una già sospetta scorciatoia e l'accesso al sancta sanctorum.
Visto però che traggo piacere tanto dall'azione quanto dall'esplorazione, torno sui miei passi e vedo a cosa possa servire una chiave rinvenuta poco prima.
È la strada che conduce ad una caverna che garantisce l'accesso a ben due evocazioni alleate, la cui utilità verrà rivelata non dalla discesa seguente, dove sarebbero vittime tanto della propria intelligenza zoppicante quanto del comitato d'accoglienza delle grandi occasioni, ma dal sorpresone agghiacciante al di là della successiva nebbia.
Tre, e dico tre, avventurieri elevati al rango di boss che io personalmente sono assolutamente incapace di gestire con le mie sole mani.
Sarà senz'altro colpa del fatto che i boss con elementi accessori provano i limiti delle mie abilità, ma non sottovaluterei nemmeno che il cosplayer di Havel mi shotta, l'esagitato con due spade me lo trovo sempre addosso e il terzo signorino ama impalarmi da lontano con frecce studiate per ferire un drago.
In mancanza di giocatori alleati vale la pena affidarsi alle mani assolutamente incapaci di questi due NPC che hanno dalla loro una sola cosa, il fatto che possono sostenere un numero notevole di schiaffi.
Al posto mio.
Si chiama tattica, non storcete il naso.
Sicuro ormai di aver esaurito le divagazioni, visto anche che lo pseudo albero strabico non mi calcola di pezza, rimane ormai solo la strada maestra, quella che passa per le interiora della piramide principale.

Passo quattro: muori e vigliacco

Sebbene sia di fatto un unico sentiero da seguire, è ben mascherato da salti tra sporgenze e scale diroccate e si permette pure una piccola area segreta che può sfuggire ai meno attenti.
Notevolissimi i cavalieri al suo interno, la cui aggressività è sorprendente e il cui equilibrio è sempre fonte di stupore.
Elegantissime le loro nere armature che saccheggio gioioso ed orgoglioso indosso.
Questo serie di passaggi ho avuto modo di impararla molto bene, visto che la Regina che mi attendeva sul fondo ho affrontato un numero imbarazzante di volte.
Sempre per lo stesso problema, avversari extra che sbriciolano la mia concentrazione.
L'aggravante è stata che l'unico alleato fosse francamente inefficace e non ci fosse l'ombra di giocatori competenti, forse per colpa del fatto che far uscire DUE giochi identici possa condannare uno di loro all'oblio...
Un lungo allenamento mi ha portato quindi a sviluppare l'abilità necessaria per trionfare e ad apprezzare la sfida per come è stata strutturata, cioè portarmi fuori dalla mia comodità di giocatore attendista e spingermi ad un approccio maggiormente audace.
L'altorilievo sulla parete poi è di grandissimo impatto.
Peccato qualcuno l'abbia segato in due per farne una porta.
I boss erano due no?
Lavoro finito, tutto a posto?
Allora quel falò e quella nebbia?
Ah già, ci sarebbe la questione del drago...
Bellicoso, veemente, estremamente mobile, potente ed animato molto bene, con varietà di attacchi ed approcci.
Un bellissimo, divertentissimo scontro, come se ne sono visti pochi in Dark Souls 2.



Uno ci prova, ci prova e ci prova ancora.

mercoledì 26 agosto 2015

Youtube I can not - Dark Spirit in trouble


Chi l'avrebbe mai detto che la mia caffettiera a vapore non solo potesse far girare giochi piuttosto recenti ma riuscisse anche a registrare le mie gesta?
Non si finisce mai di imparare.
Per smentire immediatamente quanto appena scritto seguirà un video di qualità non propriamente eccelsa nel quale irrido con grazia uno sventurato tapino che si è trovato nel posto sbagliato nel momento sbagliato.
Fedele al titolo del post, il video non solo sarà di fattura tutt'altro che rifinita ma scevro di qualsivoglia effetto di post produzione che elementi più capaci sanno già offrirvi su Youtube.
Quel che posso fare senza alambiccarmi inutilmente è offrirvi un let's play con commento in calce.




Con la testolina gialla coronata da regale accessorio conquistato dopo una pugna avvincente, Accursio si dedicava alla conquista delle profondità di Forte Ferreo, sorpreso però all'inizio dell'opera dall'apparizione di un inopportuno invasore dalla transilvanica impronta.
La presenza di un arciere lanciamissili portava quindi l'eroe ad una ritirata tattica al ponte sospeso precedente, con tutta l'intenzione di ristorarsi pronto allo scontro su quell'arena striminzita sospesa sul magma.
Colto dal dubbio che l'aggressore potesse voler sfruttare la complicità del cavaliere di Alonne, Accursio celermente tornava sui suoi passi per tentare un piccolo sabotaggio che clamorosamente riusciva ai danni del tentennante avversario.
Al minuto 00:36 potete notare il disappunto nelle fattezze fantasmatiche del rosso temerario.
Qualche secondo scorre per permettere al povero infelice di realizzare la gravità della sua situazione.
Con le sue meningi altrimenti impegnate il furfante si esponeva alle fiamme del Forte (01:03) causando disperazione in lui ed ilarità nello spettatore.
Forse a causa della seconda figura da peracottaro auto-inflittasi in un minuto, privo ormai di ogni remora il losco figuro si lanciava nel vuoto in un ultimo, folle tentativo di aggressione (01:30), con tanto di rimbalzo.
Azione disperata o meno, era attesa, e l'alabarda era pronta.


Son cose che capitano.

martedì 25 agosto 2015

Le eroiche peregrinazioni di Sarchiapone - 9

Un piccolo resoconto delle avventure, o meglio, delle disavventure, del ben lontano dall'essere invincibile Sarchiapone.
Grafica agghiacciante del sempre divertente Mount & Blade Warband, giocato alla come viene, viene.

Io vassallo, tu vassalli, egli m'assilla


Il deretano equino un po' guasta l'epica del momento

Le vittorie si affastellano l'una sull'altra per il prodigo Sarchiapone, tornato sulla cresta dell'onda.
Finalmente libero dal contratto con i Sarranid egli potrà ora occuparsi di ciò che maggiormente brama, la caccia al brigante.

Più che una carica, una frana, direi.

Ecco le poderose truppe che ora accompagnano il brancaleonide Sarchiapone.
In effetti sono un tantinello esagerate per affrontare dei maramaldi male in arnese.
Va detto, però, che per mantenere una simile truppa l'attività di caccia sia febbrile.

La corsa alla chiamata.

Non essendo passate inosservate le eroiche gesta dell'esemplare Sarchiapone, il re Yaroglek della nazione Vaegirs, una delle più potenti a Calradia, gli offre il titolo di vassallo.
Per suggellare l'accordo gli sarà donato un villaggio.

Rybelet significa: sento puzza di bruciato

Questo qui.
Mavaffanculova! - pensa tra sé lo scoraggiato Sarchiapone, molto attento a non far noto il suo disappunto al suo nuovo re.
Se per prova della sua abilità o semplice malizia gli è stata affidata la protezione di un villaggio nelle estremità occidentali del regno, incuneato tra due frontiere ostili e in un'area che pullula di furfanti, recentemente raso al suolo, per giunta e le cui tasse sono da dimenticare per almeno due settimane.
Ma anche questo è un inizio, ripeteremo.

venerdì 21 agosto 2015

Così, a tradimento


Homer Simpson alla porta del DLC

Un nuovo esploratore per tre nuove aree.


Col 100% di ruggine in più

Una nuova promettente avventura.


lunedì 17 agosto 2015

Il re del sollazzo - NOT A HERO

NOT A HERO ha tutto quello che chiedo ad un giochino veloce, divertente ed impegnativo.

È maledettamente semplice













Ha un'azione fluida ed esaltante













Obiettivi aggiuntivi che rendono le missioni dei puzzle esplosivi













Una violenza esagerata e caricaturale in una manciata di pixel













Un umorismo adorabile costruito sul generatore casuale di aggettivi che impreziosisce ogni frase


Un doppiaggio ed una colonna sonora fantastici.


Gioitene anche voi e ricordate, votate responsabilmente, votate Bunnylord!

sabato 15 agosto 2015

Le eroiche peregrinazioni di Sarchiapone - 8

Un piccolo resoconto delle avventure, o meglio, delle disavventure, del ben lontano dall'essere invincibile Sarchiapone.
Grafica agghiacciante del sempre divertente Mount & Blade Warband, giocato alla come viene, viene.



Tra merli e merletti


Fate una bella linea ordinata, su.

Ancora una volta le doti dell'imperturbabile Sarchiapone saranno messe alla prova quando, accettato di lavorare come mercenario per la nazione Sarranid, dovrà unirsi ai difensori delal città di Durquba.
Non gli avevano però accennato al fatto che le forze nemiche sarebbero state soverchianti.

Permesso, permesso, ce n'è per tutti,
che diamine!

Dopo essere stato gravemente ferito il cagionevole Sarchiapone rifiuta con maschia determinazione di rimanere a letto durante l'assedio, tornerà quindi nuovamente sugli spalti ad agitare minacciosamente il suo falcione.
Cinque minuti dopo un cerusico gli dovrà estrarre un dardo di balestra dalla schiena e una guardia lo sbatterà nelle segrete della città ormai capitolata.

Potevi almeno scrivere due righe

Dopo due settimane di prigionia l'esausto Sarchiapone viene liberato grazie allo scambio con un altro prigioniero politico.
Nuovamente solo, si imbarcherà in un lungo viaggio per ricuperare gli amici e rimettere in piedi la sua compagnia di soldati di (mala) ventura.
Senza scordarsi di visitare la sua dama.

Come si divertono all'aria aperta!

Per togliersi di dosso la ruggine della prigionia non c'è niente di meglio di una bella corsetta a cavallo nel deserto. Se poi c'è anche la possibilità di menare fendenti a destra e a manca, tanto meglio, pensa un ginnico Sarchiapone.


domenica 9 agosto 2015

Le eroiche peregrinazioni di Sarchiapone - 7

Un piccolo resoconto delle avventure, o meglio, delle disavventure, del ben lontano dall'essere invincibile Sarchiapone.
Grafica agghiacciante del sempre divertente Mount & Blade Warband, giocato alla come viene, viene.


Sarchiapone d'Egitto


Dopo ripulite tutto, non fate i soliti cafoni!

Il nord, si diceva, è un posto freddino. Va bene che i soldati non li devi viziare ma una bella scampagnata fuoriporta, magari nel deserto, potrebbe giovargli.
Sarchiapone dalle chiappe chiare ci tiene ai suoi sottoposti.

È un bel direttore! (cit.)

Il Sultano, avendo saputo della presenza dell'eroe, prontamente lo invita ad una festa nel suo palazzo.
Il leccaculismo del servile Sarchiapone esplode in una sfacciata gara di rincorsa al deretano più generoso. Egli trovarà anche il tempo di importunare tutte le dame dell'emirato.
Incredibilmente una di esse, stranamente non respinta da quei baffoni imbarazzanti, gradirà anche le sue attenzioni.

- Trovato niente?
- Non abbiamo trovato un cazzo, signore! (cit.)

La vaga ed ancora del tutto improbabile possibilità che con quella dama ce ne sia spinge l'eccitabile Sarchiapone nuovamente sul campo di battaglia per sfogare i suoi istinti più biechi.
Senza però dimenticare di racimolare qualche soldo, visto che il fine settimana si avvicina e con esso le paghe per i soldati.

Non mi sento niente bene...

Ma il problema del danaro svanisce quando un tentativo, purtroppo fallimentare, di ripulire un villaggio dai razziatori si tradurrà in una cocente sconfitta, resa ancora più amara per l'incredulo Sarchiapone dalla propria prigionia e conseguente perdita del suo piccolo esercito e degli amici più cari.

mercoledì 5 agosto 2015

Facebook Chronicles - Ode

Nababbo

19 settembre 2014





Ora tu, giovane donna dal corpo sinuoso, col viso sempre sorridente e con la tua capricciosa ostinazione nel vestirti con quelle aderentissime ibridazioni tra una calzamaglia ed un pantalone, rigorosamente nere peraltro, tanto contigue alle tue forme da lasciare ben poco alla mia immaginazione e da sforare quasi nell'esattezza scientifica anatomica, tu che mi entri in giardino senza annunciarti per giocare coi gatti, proprio tu devi capire l'enorme malessere che mi provoca l'uscire e trovarti lì, arma di seduzione di massa puntata sulla mia singletudine zen, in ciabatte da mare sfondate, pantaloni del pigiama del tardo ottocento con righine bianche ed azzurre e due pratici bottoncini all'altezza della patta, il tutto incoronato da una spaiatissima maglietta rossa sformata con patacca di dentifricio sul cuore.
Tu, donna dalle forme giunoniche ed irresistibili, dimmi ora come cazzo potrei mai accimentarti conciato così. No, davvero, dimmelo.