lunedì 20 gennaio 2014

Il Nabobbit - Un viaggio inaspettato - 7


Diffida sempre dei passaggi obbligati


lo so bene che il problema non siete voi

Reso più cauto dalla presenza di Smog, l'esplorazione del borgo procedeva più lentamente, spingendo il nabobbit ad approcci più studiati e sicuri.
Egli poté udire i non morti intonare un'orribile canzone:
Già quindici uccelli su abeti posati,
dal vento infocato son stati spennati!
Mancavan le ali a quegli uccellini!
Che cosa facciamo di questi cosini?
Mangiarli arrostiti, passati al tegame,
bolliti, conditi o stufati? Che fame!
A metà del terzo verso Nabobbit stava già precipitandosi dalle scale in una carica disperata.


era troppo sperare di attraversarlo in santa pace?

Scale di pietra, scalinate, a chiocciola e a pioli. Il sadismo degli antichi architetti era evidente ad ogni metro attraversato.
Nabobbit non aveva mai visto né immaginato niente di simile. Si trovava in alto su una strettoia, e da un lato un precipizio pauroso scompariva in una valle oscura. Si era riparato lì dall'improvvisa apparizione del Demone del Toro, troppo pericoloso da affrontare nello scarso spazio fornito dai camminamenti delle mura esterne.



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