venerdì 17 gennaio 2014

Il Nabobbit - Un viaggio inaspettato - 6


Il borgo


a destra il modo corretto di attaccare, a sinistra quello sbagliato, brutto, risibile

Nabobbit vide che era arrivato il momento di agire. Lui certo non poteva arrivare lassù, al Borgo dei Non Morti, dov'erano quelle bestiacce, e non aveva niente da tirargli contro; ma guardandosi attorno vide che in quel posto c'erano molte pietre, sparse in quello che sembrava il greto asciutto di un piccolo corso d'acqua.
Rinfoderò l'arma, si chinò per raccoglierne una particolarmente grande e si apprestò a lanciarla sulla testa della creatura più vicina.
Poi si senti più stupido del solito, lasciò cadere l'inutile pietra e fece passare mezzo metro di ferro tra le scapole del primo sventurato di una lunga serie.


è bene guardare con attenzione dove si mettono i piedi, è meglio guardare cosa si muove sullo sfondo

Non c'era un filo di luce – tranne, come gli sembrò quando alla fine alzò la testa, un pallido barlume bianco, sopra di lui e lontano nell'oscurità. Ma esso non era affatto una scintilla di fuoco di drago, sebbene il tanfo del mostro fosse pesante in quel luogo, e Nabobbit sentisse in bocca il sapore dei fumi dragheschi.
Alle lunghe il signor Nabobbit non ne poté più. «Va' in malora, Smog, brutto mostro!» proruppe con voce stridula. «Piantala di giocare a nascondino! Fammi luce e poi mangiami, se riesci a prendermi!»
Poi, quando una piccola smorfia di sollievo cominciava già a formarglisi sulle labbra, d'improvviso una forma gigantesca saettò nell'aria sopra di lui.
Un lungo verso stridulo accompagnò la bestia nel suo viaggio.

La bocca dello stomaco del nabobbit si chiuse così forte che la sentì scricchiolare.

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