Questa è un'idea che mi è venuta rigiocando Dark Souls mentre tutti i miei amici non fanno che parlar male di Lo Hobbit - La Desolazione di Smaug.
Le foto sono prese dalla versione PC, tramite l'opzione screenshot di Steam, i testi invece vengono dall'edizione Adelphi de Lo Hobbit e dal punto del mio cervello che si occupa di fare il simpatico.
Buon divertimento.
Inizio
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| Nabobbit, il nabobbit |
In una
caverna sotto terra viveva un nabobbit. Non era una caverna brutta,
sporca, umida, piena di resti di vermi e di trasudo fetido, e neanche
una caverna arida, spoglia, sabbiosa con dentro niente per sedersi o
da mangiare: era una caverna nabobbit, cioè comodissima; se per
comodissima si intende priva di giaciglio e con solo la nuda pietra
come unica scelta per affrancare le natiche.
In
tutta onestà non era neanche una caverna, ma una cella brutta,
sporca, umida e per dirla tutta anche piena di resti di vermi e
di trasudo fetido.
Di
certo non era di fattura nabobbit.
Ma su
una cosa potete credermi, vi era un nabobbit al suo interno.
E la
cosa cominciava a dargli sui nervi.
Proprio
un momento prima dell'ora del tè, il campanello della porta suonò
furiosamente, e allora si ricordò! Corse a metter su la cuccuma per
l'acqua, tirò fuori un'altra tazza e un piattino, una o due torte in
più, e corse alla porta.
Solo
dopo aver sbattuto il capo sulle sbarre realizzò di non avere tazze,
torte o tè, neanche una dispensa, e di certo non un campanello.
Figuriamoci
una cuccuma.
Alzò
gli occhi per esprimere la sua migliore posa da frustrazione, quando
vide un cavaliere affacciato al lucernario.
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| Il cavaliere misterioso |


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