Nababbo
14 dicembre 2013
C'era una volta, un sabato mattina, un giovane adulto mandato a pagare mezzo etto di bollette alle Poste e fare una veloce spesa al ritorno.
Dopo una prodigiosa mezz'ora di fila agli sportelli, circondato da orde di vecchi scatarranti, con il tipico olezzo da fiatella aromatizzata al raffreddore, il poveretto scopriva che il bancomat fornitogli per pagare gli oneri era illeggibile agli strumenti obsoleti in dotazione all'impiegato.
Con sprezzo del pericolo, e la rapidità nel prendere incresciose decisioni che da sempre lo contraddistingue, il nostro porgeva alla impiegata moderatamente attraente il bancomat personale, dandole accesso allo scricchiolante conto corrente annesso. Da lì in poi noto come conto corrente del vuoto pneumatico.
Una simile non facile decisione viene però controbilanciata dalla rapida e feroce rappresaglia che il nostro eroe mette subito in atto, trasformando la frugale spesa concordata nell'acquisto di due sontuose porzioni di parmigiana di melanzane con contorno di mezzo chilo di porchetta e relativi panini, quasi due etti di prosciutto di quello buono tagliato al coltello, fette di salamino di millantate origini locali e simil-artigiane e uno yogurt alla stracciatella per soddisfare la quota leggerezza settimanale.
Il bancomat recalcitrante veniva così immolato sull'altare della vendetta.

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