In un velato quanto facilmente rintracciabile suggerimento, vi narrerò le gesta di un affiliato all'ordine dei Draghi che riceve la sfida di un prode Santo.
Non me ne vogliate per la recrudescenza con la quale continuo ad operare ben al di sotto degli standard elevati di uno youtuber, giacché io non lo sono e sinceramente me ne infischio.
Pertanto, mentre fischietto incospicuo, vi addito le raccomandazioni di sorta, cioè di seguire il video mentre leggete la sua narrazione in calce, con la voce che meglio mi saprete affibbiare.
Nel mio regno di ferro, magma e fuoco mi giunge, svegliandomi dal riposo, il suono leggero di una campana cristallina.
Nudo nella mia vulnerabilità d'infante poso gli occhi pesanti su di un giovane paladino che invoca il nome e lo sguardo benevolo del suo Dio, mentre armi in pugno chiama la mia ira.
Una scossa vibrante al mio essere, mentre erompe il dono della mia divinità e la forma imperfetta del suo umile servitore si addolcisce nei tratti più elevati del suo creatore.
Il sant'uomo è determinato alla caccia, mentre sferza l'aria con la frusta contro il leone che ha agitato e punta al suo costato con la lancia, evitando il contatto.
Giocherò con te uomo, e pazienza se non ti bastano i doni celesti che esibisci, ricorrendo finanche al potere della fiamma pur di danneggiare la tua nemesi.
La mia lancia sarà pure meno retta della tua, ma il suo bacio distorto temi e pertanto rifuggi con gelida precisione mentre la punta della tua lama divina penetra tra le mie scaglie.
È tempo che io metta da parte gli artigli del cucciolo e ti faccia assaporare il terribile morso di un drago ferito.
Senza più tentennamento irrompo sulla tua barriera divina con tutto il peso delle mie fauci, ti divincoli ma il tuo corpo cede di schianto all'assalto, mia è la vittoria.
Ma tu non cadi.
Seppure ferito a morte, saldo rimani sui tuoi piedi, se per volere del tuo Dio o solo tuo non so, e con una forza che pensavo sconfitta impugni la spada che mi finisce, rapidamente e con efficacia.
La tua caccia è conclusa, e tu hai il tuo premio.
Non me ne vogliate per la recrudescenza con la quale continuo ad operare ben al di sotto degli standard elevati di uno youtuber, giacché io non lo sono e sinceramente me ne infischio.
Pertanto, mentre fischietto incospicuo, vi addito le raccomandazioni di sorta, cioè di seguire il video mentre leggete la sua narrazione in calce, con la voce che meglio mi saprete affibbiare.
Nel mio regno di ferro, magma e fuoco mi giunge, svegliandomi dal riposo, il suono leggero di una campana cristallina.
Nudo nella mia vulnerabilità d'infante poso gli occhi pesanti su di un giovane paladino che invoca il nome e lo sguardo benevolo del suo Dio, mentre armi in pugno chiama la mia ira.
Una scossa vibrante al mio essere, mentre erompe il dono della mia divinità e la forma imperfetta del suo umile servitore si addolcisce nei tratti più elevati del suo creatore.
Il sant'uomo è determinato alla caccia, mentre sferza l'aria con la frusta contro il leone che ha agitato e punta al suo costato con la lancia, evitando il contatto.
Giocherò con te uomo, e pazienza se non ti bastano i doni celesti che esibisci, ricorrendo finanche al potere della fiamma pur di danneggiare la tua nemesi.
La mia lancia sarà pure meno retta della tua, ma il suo bacio distorto temi e pertanto rifuggi con gelida precisione mentre la punta della tua lama divina penetra tra le mie scaglie.
È tempo che io metta da parte gli artigli del cucciolo e ti faccia assaporare il terribile morso di un drago ferito.
Senza più tentennamento irrompo sulla tua barriera divina con tutto il peso delle mie fauci, ti divincoli ma il tuo corpo cede di schianto all'assalto, mia è la vittoria.
Ma tu non cadi.
Seppure ferito a morte, saldo rimani sui tuoi piedi, se per volere del tuo Dio o solo tuo non so, e con una forza che pensavo sconfitta impugni la spada che mi finisce, rapidamente e con efficacia.
La tua caccia è conclusa, e tu hai il tuo premio.
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| Prove tecniche di animalismo. |

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