lunedì 29 giugno 2015

Le eroiche peregrinazioni di Sarchiapone - 3

Un piccolo resoconto delle avventure, o meglio, delle disavventure, del ben lontano dall'essere invincibile Sarchiapone.
Grafica agghiacciante del sempre divertente Mount & Blade Warband, giocato alla come viene, viene.



Servo della gleba


Equicalradia

Avendoci preso gusto, il lavoratore a progetto Sarchiapone va in soccorso di un Lord oberato dai debiti.
Come estinguerli?
Estinguendo fisicamente il creditore.

Vadi, vadi che la via è libera!

Ma non si può vivere di sole azioni criminali e il mercenario Sarchiapone si imbarca, dopo le suppliche di un afflitto congiunto, nella liberazione di un aristocratico padre tenuto nelle segrete di un castello straniero.
Dopo una rocambolesca liberazione, il vegliardo si prodigherà in un massacro di fantaccini mentre il suo liberatore attirerà le loro frecce.

noobs

Dopo gli inizi decisamente claudicanti, il rinvigorito Sarchiapone è ora in grado di affrontare con successo ben quattro briganti.
Sempre ammesso che non siano anche solo uno in più, non siano vichinghi, o disertori, o banditi delle montagne e non abbiano cavalcature.
Ma è un inizio, diremo.

Un po' più in basso e guadagnava un posto da guardia cittadina a Winterfell.

Il curioso Sarchiapone, attraversando lo sconfinato deserto che caratterizza la nazione Sarranid, scopre un accampamento di razziatori, ma la sfida si rivelerà eccessiva per il poveretto.

giovedì 25 giugno 2015

Her story


I tempi di questo gioco:
- 1 giorno per decidermi a procedere all'acquisto;
- 53 minuti per scaricarlo;
- 6 ore per decidermi ad avviarlo;
- 5 minuti per finirci dentro con tutte le scarpe;
- 10 secondi per prendere carta e penna;
- 30 minuti per cominciare a seguire un filo tra i tanti;
- 48 minuti per arrivare ad una rivelazione potente quanto uno schiaffo in piena faccia.


Il vostro monitor nella parte del monitor,
la vostra tastiera nella parte della tastiera,
la realtà virtuale d'ingegno.

Il nostro recensore, in merito, ha detto:
"È incredibile come una semplice ricerca di parole che considero potenzialmente chiave possano rivelarsi, anziché uno strumento per confondere e spezzare la storia, un potentissimo mezzo per convogliarla con estrema efficacia. Questo gioco è un capolavoro. Di montaggio, che in un videogioco è ben strano, ma cazzo, questa sì che è sperimentazione!"*





* il recensore son sempre io

giovedì 18 giugno 2015

Le eroiche peregrinazione di Sarchiapone - 2

Un piccolo resoconto delle avventure, o meglio, delle disavventure, del ben lontano dall'essere invincibile Sarchiapone.
Grafica agghiacciante del sempre divertente Mount & Blade Warband, giocato alla come viene, viene.


Seminudi alla meta


Son quelli lì!

Il miracolato Sarchiapone, appena liberatosi dalle grinfie dei briganti, si imbatte in un gruppo di cacciatori di taglie e prontamente li porta sulle tracce dei maramaldi.
La rappresaglia è immediata.

Il trucco è tutto nel cavallo.

A terra cade l'ultimo dei felloni, colpito a morte da un fendente al collo, eseguito con maestria dal vendicativo Sarchiapone.
Viene così recuperato il maltolto.

Una carriera da delatore

in cerca di sfide meno impegnative, il cauto Sarchiapone incrocia la strada di un reggimento di Vaegir sulle tracce di un gruppo di criminali della peggior specie.
Supportato da una forza militare considerevole, sarà per lui facile sbaragliare la misera opposizione.

Quando uno sbronzo col coltello incontra
uno stronzo con un'ascia

L'assetato Sarchiapone entra in una taverna per dissetarsi ed ascoltare le ultime vernecchie.
Lo svago viene però interrotto da un molesto ubriacone che fa un commento infelice sulla maternità del nostro.
Un'ascia a due mani risolverà la disputa.

venerdì 12 giugno 2015

Le eroiche peregrinazione di Sarchiapone - 1

Un piccolo resoconto delle avventure, o meglio, delle disavventure, del ben lontano dall'essere invincibile Sarchiapone.
Grafica agghiacciante del sempre divertente Mount & Blade Warband, giocato alla come viene, viene.


Chi ben comincia


Tutto quel marrone sulla neve ci dice che
è ora di mettersi un maglione

Gli sforzi vengono infine ricompensati per l'affaticato Sarchiapone, che coperto di lividi e sudore entra a far parte della élite della scuola di combattimento di Hokuto.
Onde evitare che giovanotti dalla folta capigliatura bionda e la vocina inquietante possano deturpare cotanto addome col solo scopo di affermare un'eterosessualità non meglio identificata, da ora in avanti si farà uso di vestiti.

Potevo rimanere offeso!

Dopo aver combattuto a lungo nell'arena, per racimolare qualche soldo per una nuova spada, il ficcanaso Sarchiapone si imbatte in un villaggio assaltato dai banditi.
Solo, alla testa dei paesani, si lancerà in una lunga e sanguinosa battaglia da cui uscirà vincitore.
I tre villici superstiti festeggeranno con lui la sua prima vittoria.

La mamma aveva sempre ragione, mettiti la maglia

Sarchiapone l'indomito, arrivando in città, viene a sapere del torneo, subito si iscrive, piazza delle scommesse sulla sua vittoria e si lancia a testa bassa nella competizione.
I suoi sforzi saranno ripagati con il primo posto e un'armatura solida quanto basta.

Tranquilli, non si è perso il cappello

Il solitario Sarchiapone, in cerca di facili guadagni, cerca lavoro presso i Lord dell'estremo Nord.
Dopo aver sistemato un mercante troppo intraprendente, in un vicolo, di notte, si avventura alla ricerca di un fuggitivo da giustiziare.
Venendo incredibilmente battuto dal lestofante, il triste Sarchiapone verrà anche attaccato dai briganti, catturato e spogliato della sua nuova armatura.

lunedì 8 giugno 2015

Le eroiche peregrinazioni di Sarchiapone

Un piccolo resoconto delle avventure, o meglio, delle disavventure, del ben lontano dall'essere invincibile Sarchiapone.
Grafica agghiacciante del sempre divertente Mount & Blade Warband, giocato alla come viene, viene.


Le umili origini


Col baffetto da sparviero

Un viso arcigno su un uomo spiantato ma pieno di buona volontà, Sarchiapone decide di cominciare la sua scalata al successo dalle pianure innevate della nazione Vaegir, pronto a mostrare a tutti il proprio valore.

Donatello lo saccagna di mazzate con l'approvazione
di Splinter sullo sfondo

Dopo essere stato umiliato, pestato e catturato da comuni briganti per ben tre volte, ed esserne fuggito senza armi e con solo una forma di formaggio a coprirgli le pudenda, il Claudicante Sarchiapone decide che forse è il caso di prendere lezioni di scherma prima di schermire i propri avversari.

Un taglio di capelli all'ultimo grido.
Di vendetta

I progressi nell'arte di schiantare una lama lunga più d'un metro sugli incisivi dell'avversario proseguono per l'instancabile Sarchiapone.
In fondo è tutta questione di parare il colpo e apporre con grazia e dedizione il ferro sul povero tapino.

Tic, toc, CRACK!
Il prossimo!

Prendi questo, fellone! - urla l'esaltato Sarchiapone brandendo un manico di scopa.

martedì 2 giugno 2015

Facebook Chronicles - te la spiego io l'Italia

Nababbo

2 giugno 2015






Capita, mentre leggi "Viaggio sentimentale lungo la Francia e l'Italia", un romanzo del 1768 di Lorenzo Sterne, che nelle note a margine redatte dal Foscolo, occupatosi anche della traduzione dall'inglese, si faccia riferimento ad un libro dello stesso anno scritto da Giuseppe Marco Antonio Baretti.
Un libro scritto per ripicca.
“Vo’ rispondere ad uno d’un certo Samuello Sharp, cioè ad un Viaggio che costui ha stampato, in cui strapazza l’Italia soverchiamente, trattando tutti gli uomini nostri di becchi, di fanatici e d’ignoranti, e tutte le nostre donne di puttanacce e di superstizione”.
L'ira del Baretti nasce da ciò che il simpatico Sharp scrive nel suo "Letters from Italy" degli usi e costumi nel nostro paese che lui, da bravo inglese imperialista qual era, pensava fossero importanti da segnalare ai propri connazionali.
Degno di menzione il sottotitolo: un avvertimento ai gentiluomini che passano le Alpi, nel loro giro per l'Italia.
Il moto d'orgoglio spinse così il Baretti a scrivere il suo "An Account of the Manners and Customs of Italy: With Observations on the Mistakes of Some Travellers, With Regard to That Country" direttamente in inglese e a pubblicarlo proprio a Londra.
La vera chicca è però che la versione italiana sarebbe apparsa solo nel 1818 ad opera di Girolamo Pozzoli, colpevole però di averlo tradotto da una precedente versione in francese, liberamente adattata da un malefico gianfransuà che l'aveva "impreziosita" di una sua visione ancor meno lusinghiera del popolo italiano, come pare fosse di moda all'epoca.
La fine della storia?
Solo nel 2003 è divenuta disponibile una fedele traduzione in italiano dell'opera originale del Baretti, che figlia di un moto d'orgoglio nazionale soffriva per più di 200 anni le calunnie inglesi e francesi.
Italiani, ben inquadrati dal resto d'Europa da sempre.