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| A mollo nel mare del nord, durante una nevicata, solo per una foto romantica. L'avventura. |
Giochi aperti all'esplorazione ed alla sperimentazione come The Elder Scroll V: Skyrim si prestano molto bene alla raccolta di aneddoti divertenti da raccontare agli amici giocatori.
IA incostante, bug dalle conseguenze disastrose od esilaranti, conclusioni di quest meno eroiche del previsto, insomma, a furia di giocarci per decine di ore, di cose che vale la pena raccontare ne accadono.
Quella che segue è una di queste.
È un bel mattino quello che mi sto godendo cavalcando nelle verdi valli del Falkreath, pigramente alla ricerca di un posto nuovo da visitare, che eroe e tutto va bene, ma in fin dei conti sono un tombarolo.
La quiete mattutina viene improvvisamente infranta da due cacciatori orchi che inseguono un'alce.
Due cacciatori in armatura di ferro completa e armati di asce.
E già qui avrei dovuto capire.
Mettono il fiero animale con le spalle al muro e lo finiscono in un turbinìo di fendenti.
Anche qui avrei dovuto cogliere il messaggio.
Mi avvicino, dopotutto son cacciatori, avranno carne da vendere.
Freschissima, per giunta.
Mi rivolgo al primo, che non fa in tempo a dirmi cosa ha da propormi che il compagno lo aggredisce e lo massacra a colpi d'ascia proprio davanti a me, mentre parlavamo.
Va bene, mi dico, compriamo da lui, visto che ci tiene tanto.
Anche lui ha della carne da vendere dopotutto, e oh senti, la concorrenza è una brutta cosa per tutti tranne che per il cliente.
Prendo un bel cosciotto di capra, e per fare lo splendido, già che ci sono, gli lancio pure un incantesimo di cura.
Il sociopatico mi attacca, ascia alla mano.
Avrei dovuto capirlo prima, mi dico estraendo il mio martello da guerra da quella che pochi secondi prima era una testa di orco di cazzo, i segnali di non aver a che fare con un tipo intelligente c'erano, in fin dei conti.
Morale, in Skyrim, prima uccidi, poi saccheggia ed eventualmente poi ricarica il salvataggio rapido.
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| Di te sì che mi posso fidare. |


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