martedì 14 maggio 2019

Il re del sollazzo - Assassin's Creed Odyssey

Insospettabilmente, dopo aver ceduto alle lusinghe che hanno accompagnato a lungo l'ultimo Assassin's Creed, mi sono procurato una copia in tempi relativamente brevi e rotto il lungo embargo durato dai tempi di Assassin's Creed 3 e ho dato il via all'odissea (145 ore, partito il 25 marzo e arrivato il 13 maggio).

L'ambientazione, la Grecia Classica, è tra le mie preferite e tra il gioco, il libro Mythos di Stephen Fry ed il fumetto L'età del bronzo di Eric Shanower sono ben contento in questi giorni.















La storia è appassionante, i personaggi niente male ed il doppiaggio è ottimo. Kassandra si è guadagnata un posto nel mio cuore.















Kassandra si è guadagnata un posto nel cuore di un sacco di ellenici/he.















Almeno la metà sono finite dritte sulla mia nave.















Lei invece è salita a bordo per il grande Barnabas.















Chi è Barnabas dite?



Il combattimento è impegnativo e soddisfacente e funzionale anche senza HUD.















Anche il combattimento a mani nude ha il suo perché.
Perchéeeeeeee?



















Quelli navali sono poi fantastici per tre motivi. La nave.















Il mare.















Il cielo.
















e le esplosioni, soprattutto le esplosioni a colpi di rostro.


Il sottile piacere di gironzolare per l'Ellade vestita da Immortale persiano.















I templi, santo cielo!















L'interno dei templi, padre Zeus!















Le infiltrazioni che falliscono e le improvvisazioni disperate.
1, 2, 3, 4, 5... arrivederci!


Gli omicidi che falliscono e le improvvisazioni istintive.



La luce bianca che si irradia dalle uscite.















Alcibiade! (niente video, lui è rigorosamente NSFW)















Gli animali, ostili e non.















Una delle più belle sequenze introduttive di sempre.