domenica 8 gennaio 2017

Di ritorno da Dun Morogh

Sono effetti atmosferici del 2006, il driver video crasha lo stesso su Vista.

Anni ed anni or sono un giovane Nababbo scopriva quello che oggi è il grande vecchio dei moderni MMORPG, sua vetustà World of Warcraft, sul pc d'ufficio di un amico che da libero professionista era libero di professare la superiorità dell'Orda su qualunque richiesta clientelare.
Esplorato per un'oretta le meccaniche di questo nuovo tipo di gioco, per uno il cui concetto di multigiocatore iniziava e finiva con la condivisione di un divano, gomito a gomito a scambiarsi cortesie a Street Fighter 2, grazie alla zona iniziale dei Tauren, passai convinto all'acquisto trascinato dalla sirene del giochiamo tutti assieme!
Ancora con gli echi della visione del primo film del Signore degli Anelli, passammo alla creazione di personaggi con nomi simili a quelli dei protagonisti.
Vi risparmio quelli del paladino, del prete elfico e del mago e vi presento solo quello che uno gnomo cleptomane distorse dal portatore dell'anello, Brodo Laggins.
Vi lascio un minuto per contemplare il genio.

/laugh

Bentornato a chi si fosse dovuto assentare per sanitizzarsi le sinapsi e a chi abbia resistito all'impulso di lasciare la lettura alla parola paladino.
Per più di un anno e mezzo scorrazzammo felici per Azeroth fino a sconfinare anche oltre il portale con l'arrivo dell'espansione Burning Crusade.
A quel punto, un mix di ignavia dal dover ricominciare tutto daccapo per ritornare ai contenuti più succosi di fine gioco, una continua rincorsa agli amici con più tempo di gioco che irrimediabilmente erano livelli avanti e, una volta tutti al livello 70, comunque ossessivamente alla ricerca di epici oscuri, la mia totale incapacità di fare un pvp dignitoso armato di tastiera ed anche un sincero stracciamento di appendici sessuali per la fondamentalmente solita solfa e il non indifferente peso di una sottoscrizione mensile, decretarono la fine dell'avventura del mio rogue dalla verde capigliatura alla Heihachi Mishima.

Oggi decisamente meno verdi.

Da lì in poi la scintilla non è più scoccata.
Non più con World of Warcraft che diveniva sempre più alieno, patch dopo patch, non più con nessun altro tipo di MMO.
Una fugace scampagnata su Final Fantasy XIV A Realm Reborn di un paio di anni fa mi ha fatto rinculare pavidamente di fronte a tutto quel caos di icone, cose, persone, mappe e creaturine da cartoon mattiniero per bimbi da trucidare e sfruttare senza ritegno alcuno.
Poi, verso metà dicembre, leggo un articolo interessante su un progetto di alcuni fan di mantenere dei server per giocare ad una versione del 2006 di World of Warcraft, in barba alla condizione classica delle shard di non fornire l'esperienza come la si ricorda e alle disposizioni della Blizzard in proposito dell'utilizzo delle sue proprietà intellettuali.
Detto fatto, dal 25 dicembre, un rinnovato gnomo solca, a piedi, al freddo e molto, molto lentamente, le valli innevate di Dun Morogh, spingendosi fino al favoloso Loch Modan per apparire finanche a Westfall in cerca di erbette ed avventure.

Bentornato al 2006!

La popolazione è talmente attiva che i due server principali sono spesso celati dietro code di almeno 2.000 utenti, le quest di eliminazione si fanno a singhiozzo se ci si industria a procedere da soli scippando il mob appena apparso all'attenzione di almeno altri tre contendenti, o alla velocità della luce se si passa a socializzare e a ricorrere senza vergogna a gruppi di giocatori improvvisati.
Non sarete mai soli nei posti dove ficcherete il naso digitale, come sarà amaramente evidente dalle fila di questanti in attesa della ricomparsa del named da far tornare nell'oblio o dell'ennesimo quest item da utilizzare un nanosecondo prima che qualcun altro ci clicchi sopra.
Indimenticabile la quest di raccolta di quattro utensili nell'isoletta infestata da trogg in mezzo al Loch Modan. (The bucket is a lie!)
Comunque sia non è solo, il che sarebbe patetico ed ingiustificabile, gusto nostalgico di riprovare vecchie quest oggi considerate obsolete ma soprattutto quello di rivisitare posti che altrimenti non sarebbero più percorribili, di certo non senza un server e di certo non in uno ufficiale, perché tale è la natura transiente dei mondi digitali condivisi, destinati alla memoria od all'impegno di un gruppo di appassionati.

Quanto mi piace tornare a Westfall.

La volete sapere la cosa strana?
Ero convinto che passata la malinconia e la sopresa di vedere un mondo di gioco funzionante e solido, con una vibrante comunità di giocatori, avrei disinstallato il tutto contento di averne riassaggiato quell'atmosfera che conservavo da vecchio appassionato ed invece eccomi qui, libero da rincorse prive di traguardo a livelli od equipaggiamenti interscambiabili o dalla leva psicologica di un pagamento mensile che fondamentalmente ti spinge ad ammortizzare al meglio il costo del biglietto, a leggere il testo di una quest che si rivela poco a poco, ad entrare nella taverna di Lakeshire pronto a darmela a gambe alla vista di decine di giocatori a terra al suo interno, a fare una sgambata esplorativa nelle Wetlands appena uscito da Dun Morogh e cliccare con suspense sul primo orco in vista e leggervi un bel 20 tutto rosso sul capo, a passare tra orde di giocatori alle prese con i loro compiti e buffarli con un riflesso automatico, ad aspettare in una grotta piena di nemici che si palesi il mio bersaglio mentre altri personaggi meno saggiamente scorrazzano alla ricerca di qualcosa che deve ancora respawnare e finiscono inevitabilmente tra cinque mob, a seguire un guerriero nella tana degli ogre elite con altri tre maghi e atomizzare tutto fino al named che abbatte il nostro tank ma rimane polimorfato a pecora, a turno da ognuno di noi, per il tempo necessario allo spirito del guerriero di attraversare due terzi della mappa e tornare a compeltare la quest con noi.

Ricordate solo di uscire dal canale /General
 
Gli aneddoti già si sono accumulati e sono ad un passo dal mettere piede, dopo anni, in una istance, col dito pronto sul need come il peggiore dei ninja looter (ho due alt a cui dar da mangiare) e farmi insultare per l'aver privato il druido di un leather che disincanterò o per aver esagerato/lesinato col DPS.
Guardatemi, sto già usando aberrazioni lessicali come acronimi privi di senso per i più e inglesizzazioni barbare della lingua italiana.
Per il momento però, mi sto divertendo alquanto.

Na NaNa ni na niina...